Viaggio in Gravel nel regno dei ghiacci: l’impresa di Luigi Scuto
Oggi abbiamo il piacere di intervistare Luigi Scuto, gravellista convinto che sta per affrontare una delle più emozionanti avventure che il viaggio in gravel possa offrire: la rotta verso Capo Nord! Conosciamolo meglio per capire a cosa andrà incontro con la sua gravel Boeris X-P e cosa lo ha persuaso ad affrontare questa sfidante impresa.
Conosciamoci meglio
Perché hai deciso di compiere un viaggio in gravel?
“Per il senso di libertà, ti aiuta a staccare e ti ricarica per affrontare al meglio la vita al ritorno. Generalmente non prendo parte a gravellate di gruppo perché preferisco affrontare la sfida con me stesso”.
Quale sarà precisamente la meta del tuo viaggio?
“Il mio obiettivo è spingermi fino al Capo Nord fisico, non quello geografico. Il punto fisico dista dal geografico circa 15 km a nord. Vi si arriva normalmente soltanto a piedi, ma sicuramente le condizioni meteo saranno determinanti e stabiliranno dove potrò arrivare. L’idea di compiere un viaggio in bici per me è maturata nel 2019, ho iniziato con la Vento (il percorso che collega Torino con Venezia ndr) per provare di poter stare in sella anche 10 ore di seguito, poi Santiago de Compostela nel 2021.”
Perché hai scelto proprio Capo Nord per compiere questa avventura?
“Sono sempre stato molto affascinato da Capo Nord e dai Paesi scandinavi in genere, che sono la parte d’Europa che mi attrae maggiormente e il mio sogno fin da bambino.”
Quanti km sono previsti in totale e quanto durerà il viaggio in gravel?
“I km al netto sono 4270, da cui togliere 800 km che percorrerò col treno in Germania. Ho preso questa decisione per questioni di tempo, così avrò una settimana cuscinetto per gli imprevisti. Ho previsto 37 giorni di viaggio compresi treni, traghetti e aereo di ritorno e sto pensando di percorrere ancora 260 km in bici dopo aver raggiunto Capo Nord verso la città di Alta, da dove prendere l’aereo con scalo a Oslo.”
Come sarai equipaggiato e quale sarà il setup della tua gravel Boeris?
“Non mi separo mai dalle magliette maniche lunghe anti UV. Ho iniziato a usarle sulla Vento per assorbire ed eliminare il sudore e per far sì che alla sera le braccia risultino fresche e non bruciate dal sole. Per il setup della bici al bikepacking integrerò con portapacchi e borse laterali per portare più materiale, considerando che avrò la tenda, un fornello da campo e riserve di cibo. Porterò anche delle camere TPU molto leggere e sto valutando di montare copertoni semi slick per una buona resa sull’asfalto.”
Come ti stai preparando prima della partenza?
“In questo momento sono seguito da un nutrizionista e sto seguendo una dieta specifica. Il mio allenamento tipo prevede di seguire un percorso con piccole salite ma molto concentrate in 2 o anche 3 sessioni al giorno, utilizzando la bici ma anche percorrendole a piedi. La sfida maggiore sarà superare le Alpi per cui andrò più volte al Moncenisio per simulare i tornanti del percorso effettivo.”
Quali sensazioni ti aspetti da questo viaggio?
“Il drone per me è un compagno che esprime le mie sensazioni. Immagazzino tutto ciò che vedo anche attraverso il drone. Sarà un viaggio magico immerso nella natura da cui mi aspetto una grande sfida con me stesso e in cui imparerò a dosare le mie forze.”
Non ci resta che augurare un bellissimo viaggio al nostro cicloviaggiatore Luigi, in attesa dei suoi racconti che raccoglieremo in un’altra intervista al suo rientro. Buona pedalata e a presto!